Progetto del Parco delle Carpugnane

Ultima modifica 5 settembre 2023

Un parco urbano contemporaneo, inserito nel tessuto urbano, pensato per collegarsi alla città e per soddisfare bisogni sociali ed imperativi ambientali.

  1. Il parco come funzione "strutturale" all'interno dello spazio fisico della città per riequilibrare, ricucire, riqualificare il tessuto urbano tramite l'organizzazione dell'accessibilità, della permeabilità con le aree circostanti, del collegamento con le aree verdi limitrofe
  2. Il parco come ecosistema autoregolantesi, per svolgere una funzione ecologica all'interno della città tramite la salvaguardia e/ o la ricostruzione della fertilità del suolo, l'innesco di processi di autoriproduzione dell'impianto vegetazionale, di autoregolamentazione dei cicli idrici come riserva di acqua ad uso plurimo-molteplice (ricarica della falda, controllo delle piene, uso irriguo, ecc.) e di implementazione dell’area naturalistica all’interno della cassa di laminazione
  3. Il parco ricreativo per essere facilmente accessibile attraverso una rete di collegamenti ciclabili-pedonali connessa al sistema della percorribilità ciclo-pedonale esterna al parco e alla rete del trasporto pubblico
  4. Il parco luogo "vivo", per avere una funzione sociale, a forte intensità d'uso, e favorire funzioni che attivino una aggregazione/partecipazione sociale e un presidio costante, ma anche per soddisfare esigenze di riposo, di relax, di stimolo culturale tramite aree ricreative, sportive e attrezzature “leggere”, quale garanzia di non-degrado e di coinvolgimento attivo dei cittadini.

Progetto di fattibilità per la realizzazione del parco

Parco delle Carpugnane

LaConvenzione stipulata nel 2020 tra ASPI-Autostrade per l’Italia e il Comune di Calenzano (approvata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) prevede che la progettazione definitiva ed esecutiva, nonché la realizzazione e la gestione del parco siano a cura del Comune.

Il Comune nel 2019, tramite uno studio affidato al Laboratorio di Ergonomia e Design dell’UNIFI, ha individuato nuovi criteri e nuove destinazioni per il Parco che sostituiscono ed integrano quanto già previsto nel Progetto SPEA-ASPI del 2009.

A fronte di quanto sopra, il Comune ha avuto la necessità di rivedere e rifare buona parte dei progetti del 2009 all’interno di quest’area che ricomprende anche l’ampia Cassa di Laminazione del Torrente Chiosina, non considerando le dune antirumore lungo l’Autostrada A1 realizzate da ASPI e originariamente ricomprese nel progetto del 2009.

Il Progetto di Fattibilità è l’avvio del processo di progettazione e consulenza iniziato nel 2020 e che porterà sino alla definizione delle fasi di intervento per la realizzazione del Parco.

Grafica parco


Consulta l'intervista su Youtube

Il progetto presentato prevede la creazione di una grande area naturalistica, in cui si troveranno ambienti umidi di diversa tipologia, delimitati dal torrente Chiosina e protetti lungo l’area del parco tramite piccoli rilievi e aree boscate, in modo da favorire la sosta di uccelli migratori e la presenza di altri animali.

L’area naturalistica sarà il nucleo centrale del parco, attorno al quale si svilupperanno tante altre attività, tra cui una zona con attrezzature sportive, un’altra dedicata al ciclismo, orti condivisi, un’area per i bambini e uno spazio polivalente in cui poter organizzare eventi.


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𝐈𝐥 𝟒 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 2023 si è tenuta la presentazione alla cittadinanza del progetto esecutivo in vista dell'inizio dei lavori.

Sono intervenuti il Sindaco Riccardo Prestini, il Vice sindaco e assessore ai lavori pubblici, Alberto Giusti, l'Arch. Lorenzo Ballerini, ArchLand studio e il Dott. Carlo Scoccianti, WWF

 

 


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